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Pro Loco Combai
Piazza Squillace, 4 - Combai (TV)
Tel/Fax: 0438 960056
Cell: 347 9544623
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Il Verdiso è un vitigno secolare, autoctono dell’Altamarca Trevigiana.
Secco vivace, con ricordo di mela acerba e con retrogusto leggermente amarognolo.
È di media alcolicità, godibile con antipasti magri, pesce, risotti primaverili alle erbe.
Il Verdiso è un vitigno secolare, autoctono dell’Altamarca Trevigiana.
Secco vivace, con ricordo di mela acerba e con retrogusto leggermente amarognolo.
È di media alcolicità, godibile con antipasti magri, pesce, risotti primaverili alle erbe.
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Frutto della tradizione, espressione delle sue origini. La sua incredibile e fine nota acidula lo pone fra i vini più caratteristici e rappresentativi della terra trevigiana, rendendolo un vero e proprio must dell’assaggio da parte di chi vuole godere delle molteplici tipicità enologiche della zona.
Alla vista si presenta di un colore giallo paglierino con leggeri riflessi verdognoli, caratteristico marker della sua spiccata freschezza. Al naso le note di frutta a polpa bianca, ampie ed aggraziate, si uniscono ad un tono di erba appena tagliata.
Al gusto prevale sulle altre componenti la nota acidula, estremamente tagliente e nervosa, che in virtù della snellezza del vino e della sua sapidità gli dona una serbevolezza davvero ragguardevole. Il sapore è secco, vivace, asprigno, con ricordo di mela acerba e retrogusto leggermente amarognolo. La sua pulizia complessiva e la sua gradevolezza ne fanno un vino ideale da aperitivo e in grado di donare risultati notevoli se abbinato ai pesci d’acqua dolce, nelle varie interpretazioni, alle torte salate estive ed ai freschi formaggi caprini o ovini.
La vinificazione: generalmente l’uva di Verdiso viene mescolata con quella bianca di collina, in particolare prosecco e bianchetta. Entra nella composizione del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg e nella realizzazione degli spumanti.
Nella produzione del Prosecco il Verdiso infatti costituisce fino al 15% delle uve utilizzate, unitamente a Perera, Bianchetta treviginana, Pinot bianco e Chardonnay. La sua importante componente acida lo rende adatto all’appassimento e viene infatti utilizzato nella produzione del Colli di Conegliano Torchiato di Fregona DOCG.
Servizio: va servito alla temperatura di 10° gradi se tranquillo, attorno ai 6° se frizzante. E’ di media alcolicità, godibile a tutto pasto con piatti leggeri, ma specialmente con antipasti magri, pesce e crostacei, risotti primaverili alle erbe.
Maggiori informazioni:
ASSOCIAZIONE AMICI DEL VERDISO “È VERDISO”
Piazza Squillace, 4
COMBAI DI MIANE – (TREVISO)
Il Verdiso è un vitigno autoctono della Pedemontana trevigiana la cui esistenza documentata risale ad oltre due secoli or sono, ed il suo impianto era stato imposto ai coloni dell’Abbazia di Follina già nel 1788, successivamente altri viticoltori e storici ne confermano la presenza sulle colline di Conegliano. Il vitigno si adatta infatti a vari tipi di terreno di pianura e di collina e dà una buona produzione.
La zona di produzione del Verdiso, che abbraccia i comuni compresi fra Conegliano, Vittorio Veneto e Valdobbiadene, è ricca di un patrimonio di beni storici, naturalistici, artistici ed umani.
Sulle colline che da Valdobbiadene giungono ad est ai confini con il Friuli Venezia Giulia, passando per il suo luogo di elezione che è Combai e le sue “rive” limitrofe.
Particolarità e note
Nel 1988, durante lo svolgimento della Festa dei Marroni, la Pro Loco di Combai propose il Verdiso come vino da bere con i marroni e nel 1989 venne organizzata la prima edizione della manifestazione E’ Verdiso. Molte, inoltre, sono le iniziative culturali e del tempo libero, che vengono organizzate nella zona di produzione del Verdiso. E’ possibile apprezzare i prodotti locali, oltre allo stesso Verdiso, il Prosecco, i marroni, i salumi e i formaggi, conoscere luoghi e tradizioni, scoprire angoli incantevoli ed incontaminati.
Certificazioni e riconoscimenti
Per assicurare la genuinità e la qualità del prodotto, l’Associazione si è data un disciplinare di autoregolamentazione ed ha effettuato un censimento delle produzioni esistenti dotandosi di un Marchio d’Origine e di Garanzia. Ha effettuato, inoltre, con l’Istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano e con il contributo della Camera di Commercio di Treviso uno studio, durato tre anni, per l’individuazione delle zone maggiormente vocate alla produzione del Verdiso e per definire le caratteristiche tipologiche del vino. L’Associazione collabora con la Pro Loco di Combai nell’organizzazione della Manifestazione promozionale Verdiso, nel mese di maggio.
Il vino base è ottenuto per accurata fermentazione in bianco, sino a quasi totale esaurimento dello zucchero naturale originario (una traccia di zuccheri collabora a conservare il fruttato), dopo il vino viene lasciato sottostare ai freddi invernali che lo spogliano dei tartrati e ne provocano l’illimpidimento.
In primavera al vino vengono aggiunti i lieviti selezionati, capaci di fermentare sotto pressione e a temperature piuttosto basse, e dello zucchero in quantità tali da ottenere, con la sua successiva fermentazione, la pressione voluta. Alla fine della fermentazione non rimane che lo zucchero voluto per garantire l’amabilità.
Il vino fermenta a una temperatura sui 15°C e dopo una quindicina di giorni o più raggiungerà la voluta pressione.
A questo punto la rifermentazione viene bloccata affinché rimanga la dose desiderata di zucchero residuo, mediante la refrigerazione delle autoclavi. In tal modo il lievito cala al fondo ed il vino, dopo 8-10 giorni di sosta a tale temperatura, viene passato, con opportuni accorgimenti che permettono di non perdere pressione, in altre autoclavi da cui poi si passa subito all’imbottigliamento.
La vinificazione del Verdiso era generalmente fatta mescolando il Verdiso con altre uve bianche di collina, soprattutto prosecco e bianchetta, producendo il Vino Bianco dei Colli.
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